diario di bordo . puntata 11. #nonsoloColonia …

Per la serie, “non solo colonia”,  parliamo d’altro. Il turismo ha varie gambe, che passano dalla creazione di nuovi alberghi, all’immagine della città. Sappiamo tutti che le strade sono dissestate in molte parti di Follonica. Sappiamo che ci sono i giardini incolti, spesso poco curati. Ci sono inoltre punti luce davanti ai giardini in Piazza Vittorio Veneto che sembrano quelli della tangenziale est di qualche città del terzo mondo.  Quali soluzioni? Intanto partiamo dall’asfalto: nel piano delle opere pubbliche rimettiamo gli stessi soldi che abbiamo tolto per finanziare il Parco Centrale, perché la città sta diventando pericolosa e i risparmi nell’asfalto rischiamo di perderli nelle cause di risarcimento fatte dai cittadini. Sul secondo punto voglio citare invece l’interessante suggerimento di un ragazzo che fa parte dell’associazione ristoratori:  diamo alcuni degli spazi verdi della città in concessione gratuita a vivaisti della zona o – aggiungo io , ad attività economiche limitrofe, per ottenere un’esplosione di fiori in tutta la città e risparmi consistenti sulla gestione. L’ultimo punto: i lampioni. In Italia ci sono società che si occupano di risparmio energetico: una di queste è Enel Sole (che cito solo come esempio) che alcuni anni fa si propose per realizzare un “piano dell’illuminazione” in grado di sostituire quasi gratuitamente – in vari tempi – i vecchi lampioni e di metterne di nuovi a risparmio energetico (con tecnologia a LED , in grado tra l’altro di abbattere dell’80% il costo in bolletta dell’energia per il Comune).

Non c’e dubbio che per fare turismo serve una città pulita, che, oltre alle importantissime infrastrutture , abbia anche un tessuto urbano curato,  fiorito e accogliente. Sembra scontato, ma non lo è.

Lascia un commento